Il ridotto numero di specialisti in rapporto all'odierno fabbisogno ed il mancato ricambio generazionale che si prospetta nell'immediato rappresentano al momento i problemi più urgenti nell'ambito della pediatria ospedaliera.
Per risolvere questa situazione il Coordinamento Nazionale dei Primari di Area Pediatrica (CONAPP), durante i lavori della Conferenza Nazionale della stessa svoltasi a Roma il 9 giugno, ha proposto l'adozione di nuovi modelli organizzativi/legislativi che consentano di superare le barriere che fino ad oggi hanno separato rassistenza ospedaliera da quella del territorio.
Tra questi, come già sostenuto dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), la definizione di un nuovo rapporto di lavoro che preveda la possibilità, per i giovani Pediatri e per gli specializzandi dell'ultimo biennio del percorso formativo, di svolgere la loro attività assistenziale sia in Ospedale che sul Territorio.
La proposta CONAPP prevede che una parte dell'orario di lavoro settimanale del pediatra dovrebbe essere svolta in ospedale e la restante parte dell'orario dovrebbe essere dedicata invece alle attività assistenziali di tipo ambulatoriale tipiche della pediatria di libera scelta, delle Case della Comunità, o in altre strutture territoriali.
Secondo quanto indicato da CONAPP questa opportunità, da considerarsi obbligatoria per tutti i nuovi Pediatri assunti dal SSN, potrebbe essere estesa, su base volontaria, anche a coloro che già prestano servizio sia come pediatri ospedalieri che come pediatri di libera scelta.
Una soluzione che potrebbe essere inizialmente attuata in via transitoria fino al superamento delle attuali carenze di specialisti, sia ospedalieri che PLS, oppure resa definitiva se al termine del periodo definito le valutazioni sulle sue ricadute assistenziali dovessero essere positive.
"I vantaggi di questa soluzione sono legati non solo alla possibilità di superare l'attuale carenza di specialisti e di garantire un impiego più efficiente dei professionisti, ma anche di assicurare una migliore copertura dell'assistenza territoriale anche nelle aree geografiche più svantaggiate, una più ampia e completa visione del bisogni sanitari dell'intera età evolutiva (non più limitata agli ambiti definiti dell'ospedale e del territorio), una più efficace sinergia tra i diversi livelli di cura ed una reale continuità assistenziale” dichiara il Presidente CONAPP Domenico Minasi.