L’indice di perfusione (PI) è un prezioso marker clinico non invasivo per la sindrome da tachicardia posturale (POTS) nei bambini, dimostrando un’utilità diagnostica superiore rispetto all’angiotensina II (Ang II). Sebbene livelli elevati di AngII mantengano un significato clinico riflettendo la fisiopatologia sottostante e la gravità della malattia, il valore predittivo indipendente è limitato. La valutazione combinata di PI e AngII, invece, può migliorare le strategie di gestione della POTS pediatrica. È quanto osserva, su Vascular Health & Risk Management, un gruppo del First Affiliated Hospital of Shihezi University, in Cina, guidato da Fengling Zhang.

Il team ha valutato la relazione tra l’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) e l’indice PI nei bambini con POTS, nonché l’efficacia diagnostica dell’AngII e di PI per lo stato di POTS. Per lo studio, sono stati arruolati 65 bambini con POTS e 65 controlli sani abbinati per età e sesso, sui quali sono stati misurati gli indici PI e sono stati quantificati i livelli di renina plasmatica, angiotensina I (AngI), AngII e aldosterone.

Rispetto ai controlli, i bambini con POTS hanno mostrato un PI significativamente più basso (4,64 ± 1,54 vs 6,19 ± 1,64%; p aggiustato <0,005) e livelli di AngII più alti (114,07 ± 7,69 vs 109,20 ± 10,44 pg/mL; p aggiustato =0,012). L’analisi ROC ha indicato che il PI aveva un valore diagnostico più forte (AUC = 0,753, IC 95%: 0,670-0,836) rispetto all’AngII (AUC = 0,654, IC 95%: 0,559-0,749) nell’identificazione della POTS. Inoltre, solo il PI è rimasto un predittore indipendente di POTS (Odds Ratio = 0,577, 95% CI: 0,442-0,755, p < 0,001). Infine, è stata osservata una significativa correlazione inversa tra AngII e PI (p < 0,001).

 

Vascular Health & Risk Management (2025) – doi: 10.2147/VHRM.S553129

Fonte: POPULAR SCIENCE

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